Dunque.. la grafica fa schifo!
come darmi torto..
E tutto lo strumento sembra piuttosto vecchio..
Però per non lasciarsi ingannare dalle apparenze…. pare che dopotutto funzioni..
almeno nelle domande a risposta multipla e nei completamenti del testo sembra proprio che funzioni.
Non c’è bisogno di nessuna dote di programmazione e lui fa tutto.
Ci sono pure degli insegnanti che mettono a disposizione anche una galleria di ClipArt
http://hcmc.uvic.ca/clipart/ .. ma non specificano la licenza
Parrebbe venire tutto da un mondo di brava gente pre guerra di licenze… incredibile!!
Ecco.. bisognerebbe proprio regalargli dei bei fogli di stile nuovi nuovi.
Non ho ben capito la licenza però.. c’è scritto che è Freeware.. ovvero software proprietario, ma distribuito in alcune versioni gratuitamente (comunemente non hai a disposizione il codice sorgente)
e qui invece c’è addirittura un TUTORIAL!! su come si assemblano insieme xhtml, js e css per farti vedere quello che è il risultato.. fantastici!
http://hotpot.uvic.ca/howto/editsource.htm
http://hotpot.uvic.ca/howto/sourcefiles.xml
AH, ok trovato.. by Half-Baked Software Inc. and the University of Victoria Humanities Computing and Media Centre.
L’industria dietro al software sembra ancora viva, tanto che un prof bulgaro ha pubblicato un libro su come customizzare gli esercizi
www.ewbooks.info/
viene pubblicizzato anche dall’università di Tolosa http://pedagogie.ac-toulouse.fr/langues-vivantes/spip.php?article1198&lang=fr&var_mode=calcul
Questo il sito delle mezze patate al forno : http://www.halfbakedsoftware.com/licences_ending.php
Will you make HotPot 6 and Quandary 2 open-source?
No. The codebase is the subject of complicated agreements between multiple parties, and it would be legally difficult to release it even if we wanted to.
ovvero:
Farete di HotPot 6 e Quandary 2 dei software open-source?
No. Il codice di base è oggetto di accordi complessi tra più parti, e sarebbe giuridicamente difficile rilasciarlo anche se volessimo.
Quindi mi parrebbe una di quelle difficili commistioni di pubblico e privato all’italiana.
Ovvero, guadagno dall’esperienza e dai contenuti e dalla necessità del Pubblico ed intanto vendo come privato, con licenze proprietarie in modo che possa farlo solo io.
[se fosse “vendo come privato, ma senza proprietà intellettuale” mi sarebbe anche andato bene..perchè avrebbero trasformato una cosa pubblica in uno strumento pubblico, guadagnando dal loro onesto lavoro di averlo fatto, ma senza imporre privatizzazioni di “codice”]
Vabbhè, i tipi non vendono neanche più, magari non vendevano neaache prima.. fatto sta che non ti permettono di usarlo perchè ti cade sulla testa la possibilità di infrangere la loro licenza.
che poi dov’è? non sono riuscita a trovarla…
ma voi lo usate? mah..
Monthly Archives: October 2013
DIDATTICA APERTA 2013
SI avvicina l’evento, quindi meglio dare una occhiata al programma!!
http://www.didatticaaperta.it/programma-2013
Voi ci sarete!!?!?! Ricordatevi l’iscrizione, soprattutto se siete insegnanti, perchè vi vengono dati dei crediti formativi!
Tabelle o non Tabelle?
Maccavolo.. uno ha passato diversi anni a stabellare decine di siti web fatti in html1 per passare a qualcosa che assomigli al 4.. e poi..
ti esce l’html5 e ti dicono.. <<AH, puoi di nuovo usare le tabelle!>>
SBAGLIATO!
vero che hanno reintrodotto le tabelle nell’html e c’è anche un nuovo corrispettivo nei CSS3..
ma come ricordano su STAckOverflow..
Simple rule – Use tables for tabular data, use other elements for designing layout.
Semplice regola – Utilizzare le tabelle per i dati tabulari, utilizzare altri elementi per la progettazione di layout.
Cioè ricordati sempre che l’html è per il contenuto, il CSS è per l’aspetto..
quindi se è per una questione estetica, non osare infilare delle tabelle nell’html, ma usa display: table;
table-cell,
table-row... etc
se proprio vuoi un layout preciso, marziale ed incolonnato…
se invece ti scopri pensare alle tabelle perchè hai proprio dei dati che non avrebbero senso se mostrati fuori da una tabella, allora, quella ha un significato diciamo contenutistico..
e quindi hai il via libera di metterlo nell’html..
Ok, l’ho fatto 😉
e mi son lavata la coscenza scrivendo questo post!
e quindi anche qui ripassino:
<table> <tr> <th>tabellina del 2</th> <th>tabellina del 3</th> </tr> <tr> <td>4</td> <td>6</td> </tr> <tr> <td>8</td> <td>9</td> </tr> </table>
Così:
tabellina del 2 | tabellina del 3 |
---|---|
4 | 6 |
8 | 9 |
i Form o "moduli / questionari" in italiano?
Ma come si traduce? mah..
Comunque belli i nuovi input che prendono i form nell’html5..
peccato che non funzioanino proprio ovunque..
HTML5 New Input Types
sarebbero questi, i diversi tipi ti input che gli potete dare:
- color
- date
- datetime
- datetime-local
- month
- number
- range
- search
- tel
- time
- url
- week
Io sto provando NUMBER, che diciamo dovrebbe essere quello più scontato e facilino, ma purtoppo il mio browser firefox 24 non me lo sta proprio calcolando, Safari 6 e Chrome 32 invece sì, nel senso che fanno scrivere solo numeri e non lettere e che ti visualizzano due bottoncini per aggiungere e togliere unità, ma non prendono in considerazione i valori di max e min che gli ho dato..
<< Use the following attributes to specify restrictions:
- max – specifies the maximum value allowed
- min – specifies the minimum value allowed
- step – specifies the legal number intervals
- value – Specifies the default value >>
dai.. magari la prossima settimana.. hahaha 😛
Ah.. vi interessano gli attributi? tiè:
Attribute | Purpose | Notes |
---|---|---|
autofocus |
Focuses the input on the element when the page is loaded. | autofocus can be applied to input, select, textarea, and button. |
placeholder |
Gives the user a hint about what sort of data they should enter. | The placeholder value is displayed in light text until the element gets focus and the user enters some data. It can be specified on input and textarea. |
form |
Specifies one or more forms to which the input element belongs. | By using the form attribute, the input elements can be placed anywhere on the page, not just within the form element. Also, a single input element can be associated with more than one form. |
required |
A boolean attribute that means the element is required. | The required attribute is helpful for doing browser-based validation without using custom JavaScript. |
autocomplete |
For specifying that a field should not autocomplete or be pre-filled by the browser based on a user’s past entries. | The autocomplete attribute for fields like a credit card number or one-time password, which you don’t want autocomplete. By default, autocomplete is in the on state, so if you want to disable it, set it to off . |
pattern |
For validating an element’s value against a regular expression. | When using a pattern , you should also specify a title value to give the user a description of the pattern that’s expected. |
dirname |
For submitting the directionality of the control with the form. | For example, if the user entered text data with right-to-left directionality and the input element contained the dirname attribute, then an indication of the right-to-left directionality would be submitted along with the input value. |
novalidate |
For disabling form submission validation when specified on a form element. | |
formaction |
For overriding the action attribute on the form element. | This attribute is supported on input and button elements. |
formenctype |
For overriding the enctype attribute on the form element. | This attribute is supported on input and button elements. |
formmethod |
For overriding the method attribute on the form element. | This attribute is supported on input and button elements. |
formnovalidate |
For overriding the novalidate attribute on the form element. | This attribute is supported on input and button elements. |
formtarget |
For overriding the target attribute on the form element. | This attribute is supported on input and button elements. |
provenienti da qua: http://www.html5rocks.com/en/tutorials/forms/html5forms/
Dai, tanto che ci siamo spolveriamo anche le diverse tipologie,
ovvero, potete avere :
– campo di testo: text
– spunta tonda: radio
– spunta quadrata: checkbox
La sintassi del tutto verrà così.. non molto diversa da quello che si è abituati:
<div>A testo n. <input type=”number” size=”1″ name=”quiz1″ min=”1″ max=”6″ id=”A” >
<div>B testo n. <input type=”number” size=”1″ name=”quiz1″ min=”1″ max=”6″ id=”B” >
<div>C testo n. <input type=”number” size=”1″ name=”quiz1″ min=”1″ max=”6″ id=”C” value=”1″ >
Poi potreste avere il dilemma:
ma posso spuntare solo una, due, tre scelte, o tutte,… posso settare questa cosa?
bhe, W3Schools dice così.. ma a me risulta NON funzioni sempre… http://www.w3schools.com/html/html5_form_input_types.asp
Radio Buttons
<input type=”radio”> defines a radio button. Radio buttons let a user select ONLY ONE of a limited number of choices:
<input type=”radio” name=”sex” value=”male”>Male<br>
<input type=”radio” name=”sex” value=”female”>Female
</form>
How the HTML code above looks in a browser:
Checkboxes
<input type=”checkbox”> defines a checkbox. Checkboxes let a user select ZERO or MORE options of a limited number of choices.
<input type=”checkbox” name=”vehicle” value=”Bike”>I have a bike<br>
<input type=”checkbox” name=”vehicle” value=”Car”>I have a car
</form>
How the HTML code above looks in a browser:
tag audio
E’ con piacere che confermo che funziona!!!
<audio controls>
<source src=”horse.ogg” type=”audio/ogg”>
<source src=”horse.mp3″ type=”audio/mpeg”>
Your browser does not support the audio element.
</audio>
Anche se con qualche remora:
Browser | MP3 | Wav | Ogg |
Internet Explorer 9 | Sì | NO | NO |
Firefox 4.0 | NO | Sì | Sì |
Google Chrome 6 | Sì | Sì | Sì |
Apple Safari 5 | Sì | Sì | NO |
Opera 10.6 | NO | Sì | Sì |
Bhè, qua è più aggiornato:
http://caniuse.com/#feat=audio
*Usage stats: | Global |
---|---|
Support: | 82.32% |
Partial support: | 0.03% |
Total: | 82.35% |
Il problema è che è supportato, ma in modi diversi.
Per sempio mi son trovata che Firefox 24, che è il mio browser preferito, non supporta l’mp3, cosa sana e giusta;
mentre IE al contrario non supporta gli ogg; quindi in ogni caso bisogna mettere pèer forza una doppia fonte;
Gli attributi di source possono comunque essere al massimo 3: wav, mp3 e ogg
Dei tre formati, il primo è non compresso e senzametadati e pure propietario.. quindi il peggio del peggio per il web;
i secondo è compresso e con una gestione dei metadati che fa schifo, rattoppata di anno in anno;
il terzo.. ovvero l’ogg , che è supportato e sviluppato dalla Xiph foundation, direi che è il più auspicabile dei tre 😉
Che a mio parere sono dei Grandi… finanziano Cdparanoia, icecast, vorbis, .. ed un sacco di media streaming, codec e formati OPEN!
Vediamo i problemi noti del tag audio html5… intanto..
Problemi noti ad ottobre 2013:
- Audio played from the element in iOS always plays in a full screen player.
- Playback rate not supported on the stock android browser
- Only one Audio file can be played at one time in iOS so forces you to use sprites for multiple audios
- Audio in iOS can not be auto played. It even starts downloading after a user triggered event
- Volume is read-only on iOS
hum.. adesso che cercherò di farlo entrare a mazzate in una web view dentro android scommetto che ne troverò altri 😉
poi mi metterò anche a litigare con IOS.. rimando al momento..
vi faccio un report più tardi..
La regione EmiliaRomagna passa all'OPEN
Gioia e gaudio, senti senti..
http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/la-regione-passa-a-open-office
pare che la regione in vista della scadenza di 3.200 licenze decide di passare ad Open Office.
Io della mia, se posso.. , consiglierei Libre Office,
si tratta di un fork di Open Office, dovuto al cambio di gestione sui diritti del nome: da Oracle a SUN avrebbe dovuto essere la transazione, che ha suscitato le ire dei liberi sviluppatori: poi per qualche inghippo commerciale è passato da SUN e dopo alla Apache Foundation che non è poi così tanto male.. ma il patatrack era già fatto..
Hoi, l’ho riassunta a grandi linee.. cmq trovate documentazione in internet.. tipo partendo da qua: http://it.wikipedia.org/wiki/Libreoffice
Libre Office nasce quindi dalla parte più ampia della vecchia comunità per la suite d’ufficio, che decise di rimanere indipendendte dalla gestione di una grossa azienda.
Tra le due nacque rivalità di sviluppo, che da una arte velocizzò le release, dall’altro.. hum.. la gestione del formato non è proprio interoperabile tra i due software.. il che è il MALE.
Però.. guarda.. hanno appena rilasciato entrambe la nuova versione 4!
Libre Office sembra essere ancora in vantaggio come velocità di uscita.. e come prestazioni.. liberi di dire la vostra 🙂
http://blog.documentfoundation.org/2013/10/04/the-document-foundation-announces-libreoffice-4-1-2/
https://blogs.apache.org/OOo/entry/announcing_apache_openoffice_4_0
Comunque vadano le cose, VIVA VIVA per una regione in più che va verso il Software Libero!!
Decreto MIUR del 27 settembre 2013
Considerato
che il ministero pubblica le sue ordinanze come se fossero dei fax. DAVVERO!!
Sono delle fotografie dei documenti originali, che vengono scritti in digitale, stampati, firmati e scansionati per ritornare digitali.
Che per me la ministra.. diciamocelo.. potrebbe farsi una chiave PGP con cui firma i suoi decreti e che così poi quando uno chiunque se lo scarica ci sia la possibilità di confrontare le fingerprint del file per sapere se è stato modificato dall’originale oppure no (come fosse una applicazione Android o una mail criptata).
Per il resto potrebbe benissimo allegarcelo in TXT o in ODT senza formattazione stilistica. Oppure scriverli direttamente in HTML5. VAbbhè vabbhè..
Comunque..
Articolo 1:
Per andare gradatamente incontro al cambiamento dal reale al digitale, ovvero per dare il tempo agli insegnanti ed alle famiglie di adattarsi;per quest’anno le scuole possono ancora decidere di fare come han voglia.
Quindi i docenti si sentano liberi di adottare digitale, misto o cartaceo come vogliono.
Articolo 2:
I prezzi dei libri cartacei rimangono gli stessi con il solito piccolo aumento per l’inflazione
Articolo 3:
Per il prossimo anno scolastico, per le classi prime delle medie e le prime e le terze delle superiori:
– che adottano libri misti il massimale della spesa è diminuito del 10%;
– che adottano libri digitali il massimale della spesa è ridotto del 30%;
Per il resto delle classi rimane tutto uguale.
Articolo 4:
Tutto quello che volete sapere sui libri digitali è nell’allegato 1
Articolo 5:
Rimandiamo a prossimo decreto la definizione dei contenuti digitali e dei supporti
Articolo 6:
Ci sarà una costante anali sulle adozioni e sull’andamento del cambiamento da reale a digitale.
Articolo 7:
In base a quello che è scritto qua, il precedente decreto (n 209 del 16 marzo 2013) non è più valido
ALLEGATO!!! dove c’è tutto quello che volevate sapere..
1) definizione:
a) Il libro scolastico in generale è importante per:
– seguire delle linee uguali per tutti in Italia: il libro è un percorso di riferimento nazionale.
– offrire contenuti: autorevoli, validi, efficaci ed essenziali
– offrire una organizzazione: autorevole, unitaria, organica
Per il libro misto o digitale si mantengono queste linee descritte sopra, più una particolare attenzione all’utilizzo del multimediale (storytelling, infografica, ertc..) per stimolare:
comprensione, memorizzazione, astrazione, argomentazione.
Il libro (digitale, misto o cartaceo) rappresenta una griglia di riferimento per i contenuti digitali integrativi, che possono essere acquistabili da editori, presi in internet o anche autoprodotti con la classe.
b) Contenuti digitali integrativi
Hanno funzione di ampliamento, integrativa, complementare al libro scolastico. Le loro caratteristiche: molecolari, modulabili, personalizzabili e che offrano diversi punti di vista. Le fonti possono essere: l’editore, la rete, il docente, con particolar einvito ad utilizzare l’OER, ovvero le risorse open source per l’educazione.
c) Piattaforme
Saranno OPEN SOURCE e con gestione di social network scolastico: scuola, docenti, alunni, famiglie.
Al momento però non è possibile fare nulla: la piattaforma non c’è e i fornitori usano piattaforme proprietarie tutte diverse. C’è il consiglio di cercare di stare il più OPEN ed interoperabili possibili.
d)Dispositivi/Devices
Tutti quelli che vi vengono in mente (PC, portatili, e-reader, telefoni,.. ), ma in particolare TABLET e LIM. Con impegno su 3 fronti:
– sviluppo tecnologico degli oggetti (limitazioni ancora tecniche, vita, batteria, .. e riparazione e dismissione? Dico io..)
– prezzo e acquisto per le scuole
– formazioni per insegnanti, alunni e famiglie
2) QUINDI..
esistono tre tipologie di libro al momento:
1) di tipo misto A: ovvero cartaceo + contenuti digitali integrativi
2) tipo misto B: libro cartaceo + libro digitale + contenuti digitali integrativi
3) tipo digitale C: libro digitale + contenuti digitali integrativi
I contenuti digitali integrativi DEVONO:
– essere fruibili senza acquistare un software di strumenti per la lettura specifico di una azienda
– essere attenti alle norme per l’accessibilità
– essere adattabili ai vari tipi di schermo
– essere trasferibili da un dispositivo all’altro (interoperabili, multipiattaforma e replicabili su tot dispositivi dell’acquirente)
– possono usare DRM purchè si soddisfi però il punto precedente
– rimanere fruibili anche dopo l’uso annuale
LOGICAMENTE TUTTA QUESTA è UNA MIA PARODIA DELLA LETTURA DEL DECRETO PER RIPORTARLO A TERMINI PIù SEMPLICI.. MA VERI.
COMMENTATE PURE CON LE VOSTRE OPINIONI E SOPRATTUTTO SE HO SCRITTO QUALCHE BOIATA.
IL MIO PARERE FINALE SUL TESTO E’ COMUNQUE POSITIVO.. LA BONACCIA E’ SEMPRE PRESENTE, MA SOFFIAUNA LEGGERA E LIBERA BREZZA..
Vediamo come si evolverà il punto 5!
Moodle
Eddai, mi era capitato già tra le mani anni fa.. ma l’e.learning non mi interessava un granchè..
preferivo dedicarmi a fare performace didattiche di persona..
Maddai, mi son ricreduta.. proviamo un po MOODLE !
Per installarlo sul nostro server direi che non serve niente di più di quello che già abbiamo ed usiamo per WordPress.. quindi avere un web server 😉
tipo Apache per esempio, che ti interpreti il PHP, e poi avere un database, tipo MySQL.. e i gioco è fatto!
Così dicono: https://moodle.org/downloads/
<< Our main method of distribution is via these standard core packages. They contain a number of modules that are maintained by core developers, and are convenient for installing on nearly any platform where you have PHP and a database already installed. >>
POi vi faccio sapere se mi ha fatto bestemmiare a lungo o è andato tutto bene..
Moodle sembra molto carino per ordinare le lezioni, tenere propri appunti e scambiargli con i discenti.. per far altro non so…
Comunque quello che interessa a me è usare un softwarino che agevoli la creazioni di semplici esercizi… dai, i drag&drop li facciamo a mano, … ma almeno i form si possono super automatizzare, no?
Parrebbe questo: HOT POTATOES
Recensione altrui
Solo che inizia già malissimo: dice agli utenti GNU/Linux, usate wine.. !?!?!’ ma.. ma.. oltraggio!
e poi come fai a dire che vai di pari passo con Moodle e poi mi bistratti gli utenti GNU/Linux?!?!
VAbbhè.. proviamo a scaricare quello che funge su JAVA (mhumhuh)
vi saprò dire..