Considerato
che il ministero pubblica le sue ordinanze come se fossero dei fax. DAVVERO!!
Sono delle fotografie dei documenti originali, che vengono scritti in digitale, stampati, firmati e scansionati per ritornare digitali.
Che per me la ministra.. diciamocelo.. potrebbe farsi una chiave PGP con cui firma i suoi decreti e che così poi quando uno chiunque se lo scarica ci sia la possibilità di confrontare le fingerprint del file per sapere se è stato modificato dall’originale oppure no (come fosse una applicazione Android o una mail criptata).
Per il resto potrebbe benissimo allegarcelo in TXT o in ODT senza formattazione stilistica. Oppure scriverli direttamente in HTML5. VAbbhè vabbhè..
Comunque..
Articolo 1:
Per andare gradatamente incontro al cambiamento dal reale al digitale, ovvero per dare il tempo agli insegnanti ed alle famiglie di adattarsi;per quest’anno le scuole possono ancora decidere di fare come han voglia.
Quindi i docenti si sentano liberi di adottare digitale, misto o cartaceo come vogliono.
Articolo 2:
I prezzi dei libri cartacei rimangono gli stessi con il solito piccolo aumento per l’inflazione
Articolo 3:
Per il prossimo anno scolastico, per le classi prime delle medie e le prime e le terze delle superiori:
– che adottano libri misti il massimale della spesa è diminuito del 10%;
– che adottano libri digitali il massimale della spesa è ridotto del 30%;
Per il resto delle classi rimane tutto uguale.
Articolo 4:
Tutto quello che volete sapere sui libri digitali è nell’allegato 1
Articolo 5:
Rimandiamo a prossimo decreto la definizione dei contenuti digitali e dei supporti
Articolo 6:
Ci sarà una costante anali sulle adozioni e sull’andamento del cambiamento da reale a digitale.
Articolo 7:
In base a quello che è scritto qua, il precedente decreto (n 209 del 16 marzo 2013) non è più valido
ALLEGATO!!! dove c’è tutto quello che volevate sapere..
1) definizione:
a) Il libro scolastico in generale è importante per:
– seguire delle linee uguali per tutti in Italia: il libro è un percorso di riferimento nazionale.
– offrire contenuti: autorevoli, validi, efficaci ed essenziali
– offrire una organizzazione: autorevole, unitaria, organica
Per il libro misto o digitale si mantengono queste linee descritte sopra, più una particolare attenzione all’utilizzo del multimediale (storytelling, infografica, ertc..) per stimolare:
comprensione, memorizzazione, astrazione, argomentazione.
Il libro (digitale, misto o cartaceo) rappresenta una griglia di riferimento per i contenuti digitali integrativi, che possono essere acquistabili da editori, presi in internet o anche autoprodotti con la classe.
b) Contenuti digitali integrativi
Hanno funzione di ampliamento, integrativa, complementare al libro scolastico. Le loro caratteristiche: molecolari, modulabili, personalizzabili e che offrano diversi punti di vista. Le fonti possono essere: l’editore, la rete, il docente, con particolar einvito ad utilizzare l’OER, ovvero le risorse open source per l’educazione.
c) Piattaforme
Saranno OPEN SOURCE e con gestione di social network scolastico: scuola, docenti, alunni, famiglie.
Al momento però non è possibile fare nulla: la piattaforma non c’è e i fornitori usano piattaforme proprietarie tutte diverse. C’è il consiglio di cercare di stare il più OPEN ed interoperabili possibili.
d)Dispositivi/Devices
Tutti quelli che vi vengono in mente (PC, portatili, e-reader, telefoni,.. ), ma in particolare TABLET e LIM. Con impegno su 3 fronti:
– sviluppo tecnologico degli oggetti (limitazioni ancora tecniche, vita, batteria, .. e riparazione e dismissione? Dico io..)
– prezzo e acquisto per le scuole
– formazioni per insegnanti, alunni e famiglie
2) QUINDI..
esistono tre tipologie di libro al momento:
1) di tipo misto A: ovvero cartaceo + contenuti digitali integrativi
2) tipo misto B: libro cartaceo + libro digitale + contenuti digitali integrativi
3) tipo digitale C: libro digitale + contenuti digitali integrativi
I contenuti digitali integrativi DEVONO:
– essere fruibili senza acquistare un software di strumenti per la lettura specifico di una azienda
– essere attenti alle norme per l’accessibilità
– essere adattabili ai vari tipi di schermo
– essere trasferibili da un dispositivo all’altro (interoperabili, multipiattaforma e replicabili su tot dispositivi dell’acquirente)
– possono usare DRM purchè si soddisfi però il punto precedente
– rimanere fruibili anche dopo l’uso annuale
LOGICAMENTE TUTTA QUESTA è UNA MIA PARODIA DELLA LETTURA DEL DECRETO PER RIPORTARLO A TERMINI PIù SEMPLICI.. MA VERI.
COMMENTATE PURE CON LE VOSTRE OPINIONI E SOPRATTUTTO SE HO SCRITTO QUALCHE BOIATA.
IL MIO PARERE FINALE SUL TESTO E’ COMUNQUE POSITIVO.. LA BONACCIA E’ SEMPRE PRESENTE, MA SOFFIAUNA LEGGERA E LIBERA BREZZA..
Vediamo come si evolverà il punto 5!